In Costa Azzurra: un percorso fra spiagge e biblioteche

 

Nizza e Antibes: mare, turismo e mondanità. Ma non solo. Le due città francesi offrono anche delle interessanti opportunità culturali.

Nella prima hanno sede, infatti, il Laboratorio Municipale di legatoria e la Biblioteque d'ètude et du patrimoine.

Situato al n° 5 di Rue Desboutin, l' atelier opera dal secondo dopoguerra dapprima come servizio per la Biblioteca Municipale, poi per Musei, Archivi e Biblioteche della città. Il personale è di sei addetti per la legatura d' arte; in accordo con i conservatori svolge inoltre un'attività di consulenza e di indirizzo sulle metodologie più idonee per la salvaguardia del patrimonio libraio.

Il restauro e la rilegatura sono circoscritti alla produzione più recente, mentre per i testi più antichi ci si avvale di altri soggetti. L'intervento eseguito dal Laboratorio Municipale non investe solo la coperta, ma il libro nel suo complesso. Ad esempio, se i volumi sono rilegati con punti metallici, questi vengono eliminati e sostituiti da cuciture. Nell'atelier si procede pure all'eventuale doratura.

La Biblioteque d'ètude et du patrimoine, ospitata invece dal 1925 in una elegante villa in Boulevard Dubouchage 21/bis, si compone della sezione studio, che raccoglie opere di livello universitario, e del fondo patrimoniale, che conserva il materiale librario di maggior pregio.

Quest'ultimo, ricco di oltre 22000 volumi antichi, fra cui circa 1000 manoscritti e 297 incunaboli, possiede anche un importante fondo regionale e la quasi totalità dei libri stampati a Nizza dall'introduzione della stampa in questa città.

Fra le opere più rilevanti del fondo patrimoniale, è da segnalare un manoscritto del XVo secolo di "Satire" di Giovenale, ricoperto da una coeva legatura veneziana, in marocchino verde bronzato a decorazione ispano-moresca; il volume, con dorso a quattro nervi sparso di punti d'oro, presenta fermagli in bronzo. Quindi, un testo di Battista Fregoso del XVIo secolo, con legatura in vitello e dorso a nervi e dorature a filetti e intrecci di galloni e motivi a fiori, riportante inoltre ex-libris e motto del celebre bibliofilo Jean Grolier. Del 1635 è invece un curioso Trattato di Leonard de Marandé, con legatura in zigrino e stemma della città di Marsiglia.

Stampata a Parigi nel 1703 è una raccolta di statuti dell' ordine di Santo Spirito; la legatura, in marocchino rosso con stemma di Francia, presenta piatti circondati di filetti d' oro e di colombe dorate agli angoli e dorso decorato con gigli. Da ricordare, infine, una "Storia metallica della Real Casa di Savoia", pubblicata a Torino nel 1828, con legatura in zigrino verde; il piatto anteriore porta lo stemma di Carlo Felice al centro, mentre sul dorso appare un decoro dorato.

Ad Antibes, in un moderno e luminoso edificio in Boulevard Chancel 19/bis, sorge invece la Médiatheque de la Communauté d'Agglomération. La struttura, che ospita dal 2006 circa 170 mila volumi e 280 abbonamenti a periodici, è pure dotata di una sala per mostre temporanee e di un Auditorium da 90 posti.

Organizzata su 6 piani, con 50 addetti alle dipendenze, la Biblioteca dispone anche di un settore per ciechi e di uno per ipovedenti, di 50 accessi internet e di un laboratorio per la plastificazione e l'applicazione di placche antitaccheggio sui volumi. Per ogni argomento trattato, sono a disposizione del pubblico vari tipi di media (libri, giornali, cd, dvd).

Il fondo antico, che raccoglie ciò che resta del nucleo originario del 1880, comprende 4000 libri e periodici editi prima del 1940, 200 libretti e spartiti musicali, 500 volumi per bibliofili e 1000 documenti di storia e cultura locale.

Fra questi, il testo più antico è una "Opera Omnia" di Seneca del 1503, proveniente dal Monastero dell'Ile Saint-Honorat, al largo di Cannes. Di pregevole fattura è poi un volume su Virgilio del 1543; la rilegatura è costituita da un foglio in pergamena proveniente da un codice musicale. La maggior parte delle opere è però rappresentata da testi di navigazione e di ingegneria militare del XVIIIo secolo. Di particolare interesse sono un Dizionario di marina del 1702, con legatura alla lionese e annotazioni a mano del proprietario del volume e alcuni trattati di ingegneria militare del De Vauban.

Per concludere, si può affermare senza esitazioni che la Costa Azzurra permette di conciliare vacanza e cultura.

 

Silvio GENTILE