Agende di Natale

Laboratorio a cura dell’associazione Prova e riprova

 

Cerchi un’idea originale e soprattutto unica per un regalo natalizio? Che ne pensi di un’agenda un po’ speciale – potremmo definirla quaderno delle passioni – dedicata alle ricette di casa, ai propri viaggi, alle piante del proprio giardino, agli amici animali, e così via? Tanto più speciale e personale, dato che la copertina sarà realizzata da te.

Nel laboratorio, della durata di quattro ore, verranno realizzate le copertine di due agende a scelta tra diversi soggetti, forniti da noi già pronti per la rilegatura:

  • rilegatura in piena carta con finestra dove inserire un collage, una fotografia, un disegno, una carta decorata;
 
 
  • rilegatura in piena tela con “scalino” per ospitare un’immagine, un disegno, una cartolina.
 

ORARIO E ISCRIZIONI

Il laboratorio si terrà nella nostra sede di via Digione 9 di Torino il giorno 7 dicembre dalle ore 9 alle ore 13.

Quota di partecipazione 25 euro, che può essere pagata in contanti presso la sede oppure tramite bonifico sul conto presso Unicredit con IBAN: IT 78 C020 0801 1100 0010 1713 483

È richiesta l’iscrizione all’Associazione Prova e Riprova (16 euro)

Iscrizione al seminario entro il 27 novembre. Entro tale data andrà anche regolata la quota di partecipazione.

Tutto il materiale è fornito da noi, ad eccezione delle immagini o oggetti da inserire nelle finestre. Chi desiderasse utilizzare carte o tele particolari, può portare il proprio materiale. Se posseduti, sono utili stecca d’osso e cutter con lama efficiente.

 

Giugno 2012 - Bruxelles: visita della Biblioteca Reale del Belgio e della Bibliotheca Wittockiana

 

E' stata Bruxelles la destinazione 2012 del viaggio - studi proposto dall'associazione culturale "Prova e Riprova" di Torino.

Nella capitale belga, ed europea, i partecipanti hanno visitato il Librarium della Biblioteca Reale del Belgio e la Bibliotheca Wittockiana.

Attraverso diverse sale, la prima istituzione, sita in Boulevard de I'Empereur no2, intende illustrare la storia del libro, della scrittura e delle Biblioteche.

Aperta nel 2010, rappresenta un vero e proprio museo del materiale librario ospitato nella Biblioteca nazionale. In 150 kilometri di esposizione, annovera 6 milioni di pezzi fra manoscritti, incunaboli, stampe e giornali. Il patrimonio contenuto può essere solo consultato ed è ordinato in gran parte con catalogo informatico.

Venendo più direttamente alla visita, la prima sala illustra la nascita della scrittura dai primordi, 5000 anni fa, con i caratteri cuneiformi sino ai nostri giorni. Si prosegue poi mostrando, per così dire, I'albero genealogico dei principali tipi di scrittura: dalla fenicia alla greca e latina, all'araba, alla cinese.

Un pregevole esempio di scrittura araba è costituito da un testo del "Corano" del 1387.

La terza sala presenta le forme del libro: dalle tavolette di argilla per i caratteri cuneiformi ai rotoli di pergamena, alle tavolette di ardesia, alla carta. La quarta illustra il rapporto fra testo e immagine dalle miniature medievali sino alle moderne tecnologie di computer-grafica. Significativo, da questo punto di vista, un papiro egizio policromo del Libro dei Morti. La quinta sala, che si occupa della relazione fra autore e lettore, presenta un'ampia rassegna di carte e tavole geografiche del cartografo Gerard Mercator (1512-1594). Infine nelle rimanenti sale viene spiegata l'organizzazione del sapere e i luoghi della  memoria, ossia I'importanza degli Archivi e delle Biblioteche per la diffusione della cultura.

L'altra visita in programma si è svolta presso la Bibliotheca Wittockiana, ospitata in un moderno edificio immerso nel verde a Woluwe-Saint-Pierre, nell'agglomerato urbano della "Grande Bruxelles".

Inaugurata nel settembre 1983 da Michel Wittock, industriale e bibliofilo, riunisce un'impressionante collezione di manoscritti, libri a stampa e autografi. Da questo punto di vista, la storia della Bibliotheca riflette la passione del suo fondatore.

Dapprima, con l'interesse per le opere più antiche di genealogia, di araldica e di topografia belga. Quindi, a partire dagli anni '70, con la raccolta di migliaia di volumi comprendenti studi e cataloghi sulla legatoria, con particolare riguardo per le legature a decoro dorato del XVIo secolo italiane, francesi e belghe.

Infine con l'attenzione per quelle contemporanee (Art nouveau, Art déco, Art figuratif, Arte astratta).

La Bibliotheca è strutturata su due livelli: al piano terra si trova I'esposizione di libri e rilegature, al primo è invece allestita la Biblioteca con una luminosa sala di consultazione.

Al piano terra, spicca pure un piccolo spazio, che custodisce i volumi più preziosi. Fra questi sono da ricordare una Bibbia in latino del 1500, con rilegatura alla greca; un "Commento alle poesie di Pindaro", con legatura italiana del 1535; alcune straordinarie opere del celebre collezionista Grolier.

Sempre negli stessi locali, ampio risalto è dato ai volumi che ricostruiscono fino ai nostri giorni la storia del decoro (e della rilegatura) italiano, francese e belga.

Al primo piano, come detto, si trova la Biblioteca. Fra le opere esposte al pubblico, vi è da segnalare un Antifonario del 1500, manoscritto latino su carta con rilegatura belga in cuoio su piatti in legno; un libro di inventari della Chiesa parrocchiale di Orvieto, con rilegatura italiana della fine del XVIo secolo; una rilegatura inglese del 1675, in marocchino marrone.

Inoltre, sono visibili i lavori eseguiti dagli allievi della scuola di rilegatura collegata alla Bibliotheca.

Anche quest'anno, quindi, "Prova e Riprova" ha riservato per gli amanti del libro di pregio una interessante opportunità.

 

Silvio GENTILE

Maggio 2010: visita della Biblioteca Maldotti di Guastalla

Sorta sull'area della Chiesa dei Gesuiti, la Biblioteca Maldotti di Guastalla è aperta al pubblico dal 1857. La data di fondazione va però anticipata al 1801, quando al momento della propria morte, l'Abate Marc'Antonio Maldotti donò alla città cinquemila volumi.

La prestigiosa istituzione raccoglie, oltre ad antichi manoscritti, circa centomila libri a stampa; fra questi 24 incunaboli e 1500 cinquecentine. Per il resto annovera prevalentemente opere del 1700.

Le materie trattate spaziano dalla letteratura alla storia, alla teologia, al diritto e alla medicina. La Biblioteca contiene pure numerosi documenti di archivio. In particolare, oltre duecento fra lettere, atti e decreti a Ferrante Gonzaga dall'Imperatore Carlo Vo.

Fra le opere più significative conservate è da ricordare un "Itinerario al Santo Sepolcro" di Antonio da Crema, manoscritto del 1486. Quindi, un "Codice della Farsalia" di Lucano, incunabolo del XV" secolo con alcune parti manoscritte.

Ancora, di epoca ignota, due testi sacri di piccolo formato di area etiope e in lingua aramaica; i due volumi, in pergamena, presentano piatti in legno e una custodia in pelle.

E' poi da segnalare un Trattato di botanica, I'Ortus sanitatis, stampato a Venezia nel l5l1.

Infine una Bibbia in pelle stampata in gotico a Colonia nel 1556.

La Biblioteca Maldotti di Guastalla si trova in Via Garibaldi 54. Per saperne di più e concordare una visita, è sufficiente telefonare al n° 0522/709050.

 

Silvio GENTILE

 

Venerdì 24 gennaio 2020 alle ore 18 in sede in via Digione 9 ci sarà un incontro su: "Le nanotecnologie applicate al restauro della Carta" a cura di Marina Regni Restauratrice di opere su carta, pergamena e cuoio, Docente di restauro presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna.

 

Ingresso libero massimo 20 persone, verrà data la precedenza ai soci e ai loro famigliari.

La Biblioteca Provinciale dei Cappuccini di Genova: un gioiello ritrovato

 

Si è conclusa il21 novembre 2010 a Genova la mostra "La Biblioteca dei Cappuccini. Manoscritti, incunaboli, cinquecentine e preziose edizioni a stampa".

Con questa esposizione, allestita nella sede del Convento di Santa Caterina, è stato possibile ammirare per la prima volta parte dell'inestimabile patrimonio di 150 mila volumi formatosi nella Biblioteca Provinciale dei Cappuccini di Genova a partire dalla sua fondazione nel 1603.

Oltre a testimoniare la pluralità di interessi che i frati hanno dimostrato nelle diverse discipline (Sacre Scritture, scienze, letteratura), l'evento ha voluto illustrare idealmente la storia del libro, dal codice amanuense al volume stampato , dall'arte della miniatura a quella dell'incisione.

Fra le numerose opere esposte, da segnalare una "Biblia Sacra" miniata del XIIIo secolo, con commento di San Girolamo; il manoscritto, in pergamena virginea finissima, presenta una legatura in cuoio verde del XIXo secolo.

Quindi il prezioso manoscritto cartaceo "Expositio super totam Bibliam" di Nicolas De Lyre; il codice miniato, del 1467, si compone pure di due carte in pergamena. Ancora sono da ricordare sei incunaboli, stampati alla fine del '400 a Colonia dal prototipografo Ulrich Zell e numerose cinquecentine.

Infine notevole sotto il profilo iconografico la presenza di due atlanti, "L'Isolario dell'Atlante veneto" e "l'Atlante veneto", fatti stampare a Venezia dal frate minore Francesco Maria Coronelli nel XVIIo secolo.

Per saperne di più e conoscere le prossime iniziative della Biblioteca Provinciale dei Cappuccini di Genova, è sufficiente telefonare al no 010/8592750

 

Silvio GENTILE