Marzo 2010: visita alla Biblioteca Universitaria di Genova

 

Con la sua imponente dotazione, la Biblioteca Universitaria di Genova possiede la più importante raccolta libraria della Liguria. La sede di Via Balbi 3, acquisita dai Gesuiti a metà del '600, si articola su parte del Palazzo dell'ex Collegio della Compagnia di Gesù e sulla riadattata Chiesa dei Santi Gerolamo e Francesco Saverio. Al terzo piano, si trova ancora oggi la storica Sala III, arricchita da pregevoli scaffalature lignee del '700. Il patrimonio librario qui conservato annovera essenzialmente opere di carattere filosofico e scientifico.

Nelle Sale I e II, site altrove, sono invece collocati testi di argomento teologico e geografico. Il Fondo antico si compone di duemila manoscritti, di oltre mille incunaboli e di circa ottomila cinquecentine. Fra i volumi più significativi, sono da ricordare un Messale membranaceo miniato del '400, di area lombarda; scritto in gotico, presenta una legatura coeva. Quindi, un manoscritto del '500 con legatura coeva, contenente gli "Atti notarili della città di Chiavari"; i piatti, in legno, sono ricoperti da cuoio. Ancora, un curioso "Catechismo della religione dei Drusi", manoscritto arabo cartaceo del '400; la legatura, in marocchino rosso, è del '600. Inoltre, una raccolta di "Opere del Platina", stampata a Venezia nel 1543; il volume presenta una legatura "Canevari" (dal nome del noto medico genovese, committente della stessa) in marocchino. Poi un "De divinis institutiones" di Lattanzio, prima opera stampata in Italia, a Subiaco, nel 1465; il volume, cartaceo, è a piena pagina ed ha una legatura non coeva. Pregevoli sono, infine, alcuni testi del '700 e '800, inusuali per tecniche di legatura, decorazioni e materiali utilizzati. La Biblioteca annovera poi una serie di Portolani. Fra i più importanti, è da segnalare "Arte della vera Navegatione", manoscritto cartaceo e membranaceo del 1633 di Giovanni Francesco Monno; il testo, straordinaria sintesi delle scienze nautiche del tempo sul bacino del Mediterraneo, contiene sei carte di grandi dimensioni. Per concludere una curiosità: il volume più antico conservato è una raccolta manoscritta in gotico del XII° - XIII° secolo di Opere di Cicerone.

Per saperne di più sulla Biblioteca Universitaria non rimane che fare una piacevole passeggiata a Genova; intanto si può cominciare contattando il sito www.bibliotecauniversitaria.ge.it

 

Silvio Gentile